GEOMAG
è un sofisticato strumento magnetico di alta precisione, basato
su un particolare circuito brevettato, che gli conferisce
un’eccezionale forza di attrazione in rapporto al suo peso ed alle
sue dimensioni.
GEOMAG
è un eccezionale strumento di gioco didattico che ti accompagnerà
in modo semplice e divertente nell’affascinante mondo del
magnetismo, della geometria, della fisica, della chimica,
dell’architettura, dell’ingegneria ed altro ancora.
IMPARIAMO A CONOSCERE GEOMAG
GEOMAG
è costituito da due tipi di elementi base:
-
BARRETTA rivestita in plastica lunga 27 mm e di diametro max 7,4 mm
contenente due magneti permanenti posti alle due estremità e
collegati all’interno da una spina di acciaio; i magneti sono
disposti sulla spina con le polarità in serie, in modo tale che la
barretta presenti le due teste con polarità opposta: una NORD
(schematizzata per semplicità in blu) ed una SUD (schematizzata per
semplicità in rosso).

Poli
opposti si attraggono.

Poli
uguali si respingono.

-
SFERA in acciaio nichelato diametro 12,7 mm.

L’acciaio
è un materiale ferromagnetico ottimo conduttore di magnetismo, che
è detto isotropo perchè lo conduce in tutte le direzioni; al
contrario, i magneti permanenti (detti anisotropi), lo generano in
un’ unica direzione (quella lungo l’asse della barretta). Questa
caratteristica dell’acciaio fa sì che la sfera possa essere usata
come semplice conduttore tra una barretta e l’altra o come un
magnete indotto a seconda dell’impiego. Per spiegarci meglio
useremo colori e numeri come segue:
Sfera
blu - é una sfera polarizzata NORD (monopolarizzata)
Sfera
rossa - é una sfera polarizzata SUD (monopolarizzata)
Il
numero all’interno del singolo colore indica la quantità di
barrette, di quella polarità, presenti sulla sfera.

Quindi, una sfera blu e rossa avrà sia una polarizzazione NORD che
una polarizzazione SUD (sarà bipolarizzata)
Il
numero all’interno del singolo colore indica la quantità di
barrette di quella polarità, presenti sulla sfera.

Le
sfere monopolarizzate, NORD o SUD, sono tutte magneti indotti e
quindi in grado di attrarre altre sfere con tanta maggior forza
quanto più è alto il numero di barrette, dello stesso segno, su di
esse presenti; le sfere bipolarizzate risultano neutre (bilanciate)
quando il numero di barrette delle due polarità presenti su di esse
è uguale, mentre risultano magneti indotti quando i due numeri sono
diversi e quindi in grado di attrarre altre sfere con tanta maggior
forza quanto più è alta la differenza tra i due numeri.
L’acciaio
delle sfere (per la sua isotropia) permette infatti di collegare una
o più barrette con polarità uguali (senza sfera si
respingerebbero) in quanto, conducendo il flusso magnetico in tutte
le direzioni, permette la chiusura in aria della singola barretta.
Sfera
monopolarizzata SUD da due barrette.

Sfere
con polarizzazioni di segno opposto si attraggono.

Sfere
con polarizzazioni di segno uguale e medesimo numero di barrette si
respingono.

NB.
Le linee di flusso evidenziate nei disegni possono essere verificate
riproducendo la stessa situazione con GEOMAG ed avvicinando una
sfera in quella zona. Dove ci sono linee di flusso esterne,
sentiremo attrarre la sfera.
Sfera
bipolare sbilanciata - 1 NORD e 2 SUD.

Sfera
bipolare sbilanciata - 3 NORD e 1 SUD.

IL
SEGRETO DI GEOMAG
I magneti contenuti nelle
barrette, generano una forza di attrazione il cui livello dipende dalla
fatica che gli stessi devono fare per chiudere il flusso tra
una polarità di un segno e quella di segno opposto. Per spiegarci meglio,
se i due poli opposti sono collegati da un circuito di acciaio (ottimo
conduttore magnetico) la forza di attrazione sarà massima; se al
contrario tutto o parte del flusso deve attraversare l’aria (pessimo
conduttore magnetico) la forza di attrazione sarà notevolmente inferiore.
Se realizziamo il più
semplice circuito con GEOMAG, e cioè un triangolo costituito da tre
barrette alternate a 3 sfere, la forza di attrazione dipenderà
dall’orientamento delle barrette. Vediamo perchè:
- le tre barrette
sono poste con le polarità in serie; le sfere risultano quindi bipolari
bilanciate ed il flusso magnetico si chiude tutto attraverso l’acciaio
dei componenti GEOMAG. In queste condizioni l’energia dei magneti è
sfruttata al 100% e la forza di attrazione tra barrette e sfere è
MASSIMA; (avvicinando una quarta sfera non noteremo nessuna attrazione
nessuna linea di flusso esterna).
- basta girare una
sola barretta e la situazione cambia notevolmente; le polarità non
sono più in serie; due delle tre sfere risultano monopolarizzate e buona
parte del flusso deve chiudersi in aria; la forza di attrazione tra
barrette e sfere risulterà MINIMA soprattutto sulle sfere monopolari;
(avvicinando una quarta sfera noteremo una notevole attrazione che
testimonia la presenza di flusso esterno).
La condizione come in deve essere sfruttata
nella costruzione di figure tridimensionali statiche anche
molto ardite e pesanti, e rappresenta il segreto della grande
forza di GEOMAG.
La condizione come in deve essere utilizzata
negli aspetti dinamici ed in tutti quei casi in cui si vuole sfruttare
l’attrazione e/o la repulsione tra sfere, e rappresenta il segreto della
grande versatilità di GEOMAG.
Prendendo confidenza con questi segreti potrai sfruttare al massimo le
grandi potenzialità di GEOMAG. Basterà aggiungere la tua intelligenza e
la tua fantasia!
NB. Il campo magnetico generato da GEOMAG è di tipo statico (molto simile
al campo magnetico terrestre) ed è caratterizzato da intensità ed
ampiezza assolutamente irrilevanti per il corpo umano (a pochi millimetri
dalla barretta il campo è praticamente nullo). Il campo magnetico statico
non deve poi essere assolutamente confuso con i campi e le onde
elettromagnetiche; questi ultimi infatti, al contrario del primo,
rappresentano un sistema di trasporto di energia e sono sotto osservazione
per la loro potenziale capacità di surriscaldare i tessuti organici.
ALCUNI
ESEMPI PRATICI
Realizzandoli potrai
verificare la tua abilità su quanto detto fino ad ora entrando
magneticamente nel mondo della geometria tridimensionale, della statica e
della dinamica, oltre a poter dimostrare importantissime leggi fisiche.
STATICA - Tetraedro
regolare.

È la più piccola figura tridimensionale realizzabile con GEOMAG. È un
poliedro costituito da 4 facce triangolari, 6 spigoli (barrette), 4
vertici (sfere). Su ogni sfera convergono tre barrette ed è quindi
impossibile bilanciare perfettamente i campi magnetici. La massima forza
di attrazione tra barrette e sfere, si otterrà disponendo le barrette
come in , in modo che le sfere risultino bipolari (staccando una qualunche
sfera dovremo trovare 2 delle 3 barrette che si respingono). Avvicinando
una quinta sfera ad ognuna delle sfere del tetraedro sentiremo una lieve
attrazione che risulterà, su tutte, di intensità costante.
L’attrazione è lieve perchè buona parte del flusso (il 70% circa) è
cortocircuitato dai componenti metallici di GEOMAG.
Se ora invertiamo una barretta, in modo da realizzare la
disposizione come in , in cui una sfera risulta monopolare (staccandola dovremo
trovare le 3 barrette che si respingono), la forza di attrazione che
sentiremo avvicinando la quinta sfera sarà notevolmente superiore (il
100% del flusso in quel punto si chiude in aria).
L’intensità e l’omogeneità di questo campo consentirà alla quinta
sfera di rimanere sorprendentemente in equilibrio in cima al tetraedro.
STATICA -
Ottaedro.
È un poliedro costituito da 8 facce triangolari, 12 spigoli (barrette), 6
vertici (sfere). È la più piccola figura tridimensionale in cui si può
sfruttare a pieno il segreto della grande forza di GEOMAG: barrette con
polarità in serie - tutte le sfere risultano bipolari e bilanciate - il
flusso magnetico è completamente cortocircuitato all’interno dei
componenti.
MASSIMA FORZA DI ATTRAZIONE TRA BARRETTE E SFERE
(controlla l’esatta disposizione delle polarità avvicinando una sfera
in tutti i punti della figura - non dovrai sentire alcun campo magnetico).
Curando con attenzione questo aspetto potrai costruire spettacolari
strutture sferiche costituite da oltre mille barrette, riproduzioni di
monumenti, figure di fantasia tutte estremamente ardite.
NB. Questi due poliedri, oltre all’esaedro che vedremo più
avanti, sono già sufficienti per verificare il famoso TEOREMA DI EULERO
che recita:
- In un poliedro, il numero delle facce più il numero dei vertici supera
di 2 il numero degli spigoli -.
REPULSIONE tra sfere
monopolari.

Realizzando la semplice struttura in figura, curando però l’esatta
disposizione delle polarità, assisteremo all’affascinante dondolio del
triangolo superiore che è spinto in basso dal suo peso e in alto dalla
repulsione magnetica tra le due sfere monopolari di segno uguale.
DINAMICA - Trottola ed
effetto giroscopico.

L’esaedro in figura, ha le due sfere ai vertici bipolari ma sbilanciate;
sfruttando una sfera monopolarizzata da una barretta tenuta tra le dita,
potremo sollevare l’esaedro e farlo ruotare attorno al suo asse; a
questo punto, facendolo poggiare su una superficie piana, con un movimento
rotatorio del polso incrementeremo notevolmente il suo regime di
rotazione, fino al punto di poterlo staccare (con un colpo secco) dalla
sfera da noi tenuta con la barretta, lasciandolo ruotare da solo per poi
riprenderlo nuovamente prima che cada fermandosi (l’equilibrio
dell’esaedro in rotazione dimostra l’effetto giroscopico).
DINAMICA - Principio di
conservazione dell’energia.
Creando la struttura in figura facendo attenzione che le due sfere che
collegano le tre coppie di barrette risultino monopolari in modo da
aumentare la loro forza di attrazione, otterremo, tenendo le due barrette
alle estremità, ognuna con le dita di una mano, una figura che risulterà
rotante ed allungabile lungo il proprio asse.
Ora, partendo dalla posizione più corta della struttura (fig.T1),
mettiamo in rotazione con il mignolo la parte centrale della figura
stessa; durante la rotazione allunghiamo lentamente la figura (fig.T2) e
noteremo un aumento del regime di rotazione che tornerà più lento
accorciandola nuovamente e cosè via.
Tale fenomeno é dovuto al fatto che l’energia del sistema di masse
rotanti (barrette e sfere) deve rimanere costante. Queste ultime però,
ruotando su raggi differenti, devono variare di conseguenza il loro regime
di rotazione.
DINAMICA - Forza
centrifuga ed inerzia.
L’esaedro in figura si discosta da quello realizzato per la trottola per
il solo fatto che le due sfere ai vertici sono monopolarizzate (una NORD e
líaltra SUD) e questo per aumentarne la forza di attrazione. Tenendo con
le dita di una mano la barretta superiore portiamo lentamente in rotazione
l’esaedro; man mano che il regime di rotazione aumenta noteremo che le
due barrette con sfere, appese nella parte inferiore, si divaricheranno
sempre più, spinte dalla forza centrifuga, sino a ruotare su un piano
orizzontale; lasciando rallentare da sola la struttura le barrette
torneranno lentamente ad abbassarsi (la forza centrifuga è proporzionale
al quadrato della velocità angolare).
Se invece, partendo dal regime di rotazione massima, blocchiamo di colpo
l’esaedro, vedremo le due barrette appese proseguire la loro rotazione
fin dove è possibile spinte dalla forza di inerzia. Per lo stesso
principio, se da fermi, imprimiamo di colpo un moto rotatorio
all’esaedro assisteremo ad uno scambio di energia tra l’esaedro e le
barrette pendenti, che si accelereranno e si rallenteranno a vicenda per
inerzia, sino a raggiungere entrambe lo stesso regime di rotazione.
> ORA SEI UNO SPECIALISTA DI GEOMAG - BUON DIVERTIMENTO!
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