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Ognuno di noi conosce almeno due nodi: il nodo semplice ed il nodo piano ganciato due volte (si tratta del fiocco delle scarpe). Esistono però delle circostanze in cui può essere utile conoscere qualche altro nodo.
Come premessa occorre dire due cosine: le corde che vengono utilizzate possono essere in fibra vegetale (cotone, canapa, manilla ...) o in fibra sintetica (poliammide, poliestere, polietilene, polipropilene ...). Per quanto riguarda la loro fattura possono essere ritorte o trecciate.
Inoltre i nodi che vengono mostrati nelle figure seguenti non sono serrati (altrimenti non si capirebbe nulla). Occorre assuccarli (cioè stringerli correttamente) e per fare questo non è sufficiente tirare i capi della corda ma occorre aiutarsi con le mani in modo che il nodo assuma la forma desiderata.
Esistono molti libri e diversi siti che trattano dei nodi. Pertanto qui di seguito riporto solo alcuni dei nodi principali con le loro caratteristiche.


Gassa d'amante

La gassa d'amante rappresenta il principe dei nodi (o forse la regina). Si realizza come in figura a lato ed ha la caratteristica di non essere scorsoio (cioè l'occhio che si crea non si stringe sotto sforzo). Si tratta di un nodo sicuro e resistente che può essere sciolto facilmente dopo l'uso. Può essere realizzato sia con corde vegetali che sintetiche. Può servire per il recupero di uomo in mare, per congiungere due grossi cavi (realizzando due gasse che si intersecano), o per realizzare un nodo molto scorsoio (inserendo il cavo libero all'interno dell'anello e creando così un nuovo anello)



Nodo di scotta o a bandiera

Questo nodo viene utilizzato per unire due corde. E' facile a realizzarsi, non scorre, si scioglie facilmente dopo l'uso; la caratteristica fondamentale però consiste nel fatto che può essere realizzato anche tra corde di diverso diametro anche se in questo caso è meglio utilizzare il doppio (o triplo) nodo di scotta (figure seguenti).

(Osservando attentamente potrai scoprire che anche la gassa d'amante utilizza lo stesso principio del nodo di scotta)

 


Nodo inglese o nodo del pescatore

Questo nodo è indicato per unire due corde della stessa dimensione. E' resistente e non è facile a sciogliersi (pertanto può essere utilizzato per realizzare una intugliatura (legame di due spezzoni di corda).



Nodo parlato

Serve per legare una corda ad un palo o ad una sbarra. Questo nodo si realizza con facilità e rapidità.

 



Nodo a serraglio

Serve, come il nodo parlato, a legare una corda ad un palo ma è più robusto anche se un po' più complicato a realizzarsi. A volte per scioglierlo occorre tagliarlo. 

Inoltre serve perfettamente per legare un sacco.



Legatura incrociata

Serve per unire due pezzi di legno (o di bambù) incrociati tra loro. Il principio è simile a quello del nodo a serraglio. Si possono rasare le estremità della corda senza timore che si sciolga.


Nodo margherita

Serve ad accorciare le corde troppo lunghe o ad utilizzare corde danneggiate in un punto; in quest'ultimo caso occorre fare in modo che la parte di corda danneggiata non venga sollecitata a trazione (corda indicata con la freccia).

 


Nodo d'arco degli eschimesi (o nodo di Bulin)

E' un nodo composto da un nodo scorsoio, che permette la regolazione della lunghezza di una fune, bloccato con un mezzo collo.

 


Gruppo d'ancorotto

Permette di legare una fune ad un anello o ad una barra. E' un nodo che con la trazione tende a serrare e diventa difficile da sciogliere.

 



Impalmatura semplice

Quando le funi vengono tagliate tendono a sciogliersi e ciò deve essere evitato se vogliamo che la corda duri a lungo. Per fare ciò dovremo realizzare una impalmatura. Inoltre questa operazione permette un più agevole passaggio della fune in una carrucola o in un punto poco agevole. Per realizzare una impalmatura (magari temporanea) puoi utilizzare il nodo a serraglio ma l'impalmatura semplice mostrata a lato rappresenta certamente un sistema più sicuro.

Il senso di rotazione dell'impalmatura deve essere contrario al senso di rotazione della corda a treccioli; in questo modo l'impalmatura tende a stringere la corda per cui ne risulta garantita la tenuta.

L'impalmatura deve essere di dimensioni circa quadrate e realizzata con lo stesso materiale della corda (sintetico con sintetico e vegetale con vegetale). Occorre inoltre lasciare un po' di corda a valle dell'impalmatura (almeno un centimetro).

 

Quando decidiamo di utilizzare un nodo è comunque sempre buona regola fare delle prove per vedere se si dimostra all'altezza dell'impiego che ne vogliamo fare. In bibliografia trovi alcuni riferimenti.