Il ritorno del Mostro Verde Peloso con gli Occhi a Palla

 
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Era notte fonda, il vento soffiava forte e la pioggia cadeva a catinelle. Nella macchina, diretta fuori città, c’erano la Nonna, la Mamma ,il Babbo ed io. Io ero seduto dietro con la Nonna, accoccolato vicino a lei per tenermi caldo.
 

Ci eravamo avvolti in delle coperte e ci sentivamo al sicuro da tutte le tempeste.

Ma al di la della Nonna, vidi con grande sorpresa, c’era il mio amico mostro peloso, che sedeva e mi guardava!

"E’ ora di andare a letto," disse il mio mostro,
"chiudi i tuoi piccoli occhi,

ho organizzato una grande avventura;
sono sicuro che ti piacerà!"

Devo essere arrivato nella terra dei sogni, risi e scossi la testa é il Babbo non era più alla guida ed al suo posto ora c’era il mio mostro!


 

Saltai su e gridai perché stavamo andando contro gli alberi, ma questi gentilmente si spostarono perché dicemmo loro "Permesso, per favore.

Lasciammo la foresta e salimmo verso il cielo.

Il mio mostro disse: "Nel Paese dei Sogni, Ernesto, qualunque cosa può volare!" Volammo al di sopra delle nuvole tempestose sopra alla luna e sopra le stelle. Il mio amico mostro salutava sventolando la mano tutti i suoi amici su Giove e su Marte. E quando alla fine volammo giù, fino a dove l’arcobaleno finisce, molte persone ci circondarono e ci dissero, "Noi siamo i vostri amici del Paese dei Sogni."

Una donna con un bellissimo sorriso e occhi azzurri luminosi disse:
"Se mi ascolterete con attenzione, Vi insegnerò qualcosa di nuovo.

In realtà è piuttosto semplice, "disse la donna, "immagina qualcosa...puoi diventare qualunque cosa tu riesca ad immaginare."


 

"Puoi essere un gigante potente o un piccolo granello di sabbia, puoi anche essere un mostro se solo PENSI che lo puoi diventare!"

Il mio amico mostro disse:
"Adesso pensa a qualcosa di divertente da diventare o da fare, poi guarda e vedrai cosa succede, ti aspetterò qui." Così io pensai che avrei voluto diventare un gatto e subito lo diventai. Riuscivo perfino a miagolare proprio come fanno quelli veri!

Poi diventai un lombrico e andai in giro muovendomi sinuosamente attraverso lo sporco, finché arrivò un passerotto e mi prese nel becco con l’idea di mangiarmi come dessert!

Allora diventai subito una goccia di pioggia, che stava cadendo verso la terra e atterrai in un fiume che correva attraverso una città.

Andai a spruzzare contro un ciottolo, e quando il sole batté su di me, rotolai giù per una cascata e risi forte allegramente!

Pensai di diventare un re e di cavalcare attraverso la città, indossando un mantello di velluto rosso ed una scintillante corona d’oro.

Le persone mi portavano cose molte belle come frutta e gomma da masticare.

Io davo a ciascuno una moneta d’argento e li ringraziavo uno per uno.

Diventai un elefante a pallini gialli.

Diventai un leopardo a macchie arancioni.


 

Pensai di diventare una balena e nuotare attraverso il mare


ed alla fine tornai ad essere ME STESSO! Perché IO SONO contento di essere IO!
 

"Dobbiamo andare," disse il mio amico mostro, ci dicemmo Ciao e saltammo dentro la macchina e guidammo verso il cielo.

Così velocemente come eravamo partiti ritornammo e io mi trovai addormentato fra le braccia della Nonna.

Pensai a cosa avevo imparato.

Il mio amico mostro mi sussurrò all’orecchio,

"Giocheremo ancora domani notte!"
quindi mi salutò agitando la sua mano pelosa e scomparve dalla vista.

   
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Storia pubblicata sul sito http://www.the-office.com/bedtime-story e tradotta.

 

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